giovedì 29 maggio 2008

La Luna e il Lupo



Il branco guardava la luna, cercando riposo dal giorno, preparandosi già al domani; la valle incantata, sotto di loro,cullava l’argento del fiume.
Mentre la natura dormiva ed uomini scellerati progettavano distruzione e morte, i lupi seguivano il capobranco cercando un luogo sicuro per la notte.
Solo uno rimase lì, continuando a fissare la luna con il muso proteso verso di lei; ad un tratto si fece coraggio ed innalzando il suo canto struggente le dichiarò il suo amore.
Rimase lì anche quando sentì in lontananza il latrare dei cani incitati ed eccitati dalle urla dei cacciatori assetati di stupida e sorda vendetta; non si mosse nemmeno quando ormai ogni via di fuga verso la salvezza era preclusa e quell’orda inumana era ormai alle sue spalle; lanciò l’ultimo ululato disperato e lei gli mandò un raggio riflesso dal fiume, gli indicò la strada per raggiungerla; il lupo la seguì e la luna se lo portò via per sempre.

(scritto da Laura)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sempre associato il LUPO a uno sorta di SPIRITO LIBERO.
Immaginarlo vittima degli uomini è brutto...
Sai Laura..sarebbe bello un seguito a questa tua storia...un qualcosa di fantastico..con un finale lieto..come non sempre capita nella vita..ma per questo esistono i nostri racconti, forse.
Imma

Luca ha detto...

Il lupo è per sua natura un animale che vive e vuole il branco e da solo morirebbe. Però nel nostro immaginario lo "vogliamo" solo, guerriero,che sa lottare contro tutti e tutto, Forse perchè nella solitudine si ha più tempo per meditare.

Manolita ha detto...

Ciao Luca.
Il mio grazie a Laura per questo splendido canto d'amore e a te per averlo regalato.
Grazie per essere passato a trovarmi e aver lenito la mia amarezza.