mercoledì 30 aprile 2008

Il Camino


Una volta mi piaceva stare davanti al camino ad osservare il fuoco che mi scaldava.
Ma non scaldava solo la pelle perché quel fuoco era capace di penetrare dentro di me diffondendo un calore che sembrava una carezza. Passavo delle ore seduto a guardarlo, ad ascoltare il suo dolce rumore, quello scoppiettare e quell’alzarsi di scintille che poi ricadevano sui tizzoni ardenti.
Nel buio della stanza la luce di quel fuoco sembrava il sole ed avevo la sensazione che non si sarebbe mai potuto spegnere perché era come se il camino stesso lo alimentasse. Là davanti, seduto, mi piaceva fantasticare come facevo quando ero adolescente ed osservavo il fuoco, andando oltre le fiamme e immaginando un mondo fatto di cose piacevoli che si concentravano tutte su di me.
Mi piaceva stare davanti al camino e avrei voluto passarci tanto tempo, forse anche non alzarmi mai da lì perché era il posto più bello che mi fosse capitato di trovare da un po’ di tempo a quella parte.Ora il camino è spento, il fuoco se n’è andato, la legna è finita e anche se la primavera ha portato il sole ed il caldo, sento quella stanza sempre più fredda

mercoledì 23 aprile 2008

Simbiosi 2



La donna...
la farfalla...
un riflesso...
l'amore !

martedì 22 aprile 2008

Simbiosi


La donna....
il lupo....
l'ulivo.

venerdì 18 aprile 2008

La credenza



Mi sono costruito una credenza.
Mi piace lavorare il legno, mi piace il suo odore, la segatura che si accumula ai miei piedi; mi piace vedere le tavole che, nate grezze, via via prendono forma, spessore, dimensioni sino a divenatare così come le ho pensate.
Mi piacciono, lavorando, anche i piccoli imprevisti che sul momento ti fanno pronunciare parolacce ma che poi vengono risolti e che insegnano qualcosa di nuovo.

Mi piace il rumore della carta vetro che rende liscia e vellutata la superficie, che la rende piacevole al tatto.
Mi piace l'odore della vernice, il movimento del pennello che veste coi colori che avevo in mente una struttura che è nata sotto le mie mani.
Ed infine, mi piace quando la vedo là dov'è il suo posto là dove, ogni volta che la guardo fa sentire questa casa sempre di più "la mia casa".

giovedì 17 aprile 2008

Viverone

Quando mi servo dell'autostrada uso una bretella che mi porta a sfiorare il Lago di Viverone, un piccolo lago che per i torinesi è un posto di ritrovo nelle domeniche accaldate di luglio e agosto. Qualche tempo fa ci sono andato di proposito perchè avevo voglia di fare quattro passi in prossimità delle sue rive. Non c'era praticamente nessun ; era una giornata infrasettimanale e oltre tutto il tempo era anche uggioso.
Però a me piaceva lo stesso.
L'acqua era leggermente increspata da piccoli refoli di vento, una piccola barca veleggiava al centro, dei gabbiani (di acqua dolce, per cui poco attraenti) volavano quasi annoiati, un signore portava a spasso il suo cane. I bar erano quasi vuoti, i dehors chiusi e le sedie accostate ai bordi dei tavolini.
Però a me piaceva lo stesso.
Quasi senza rendermene conto mi ritrovai presso un bar che conoscevo perchè ci ero stato tanti anni prima ed avevo passato alcune ore con un'amica a parlare di tante cose e di niente, a ridere, a pensare al futuro,ad accettare il presente.
Ecco, stando lì, davanti a quel locale vuoto, in una giornata grigia mi chiesi: chissà dov'è quell'amica, cosa fa, se ride come allora, se spera come allora, se è mai tornata a bere qualcosa in quel bar?
Incominciò a piovere: un pioggia sottile, fastidiosa, fredda. Salii in macchina e lentamente tornai verso casa.

martedì 15 aprile 2008

Emozione e brivido.


Abbiamo
sfiorato labbra morbide,
scambiato baci profondi
udito ansimi e grida,
goduto per mani sapienti,
regalato carezze eccitanti,
sussurrato parole segrete,
abbracciato silenzi,
assaporato corpi sudati,
gustato il piacere,
riposato all’ombra di un gelso,
pronunciato parole importanti,
scritto frasi struggenti.
Donne e uomini della nostra vita
hanno avuto un po’ di tutto questo.
Ma emozione e brivido,
per tutto questo insieme,
li viviamo solo noi, Amore.

(Postato da Cassy)

venerdì 11 aprile 2008

giovedì 10 aprile 2008

Lasciati amare




Lasciati amare sospiro della sera,
Abbandona il timore che ferma la voce
Offriti alla carezza della mia
mano.
L’aureola dei tuoi seni sia il cuscino delle mie labbra
E il caldo fuoco del tuo ventre
Sia fiamma perenne per la mia passione
Mescolato a gocce di
ambrosia.
Lasciati guardare, Femmina e Donna
Ogni giorno diversa e pur sempre te stessa,
Tu che sai prendermi con uno sguardo
Che hai cambiato le mie debolezze in acciaio temprato,
Che racconti la mia vita
con una parola
E dipingi questa vita come arcobaleno.
Lasciati spogliare, Angelo e Demonio
Che la tua anima e il tuo corpo siano nudi
Nel sole e
nella notte, tra la folla indifferente
E noi indifferenti alla folla ci ameremo dinnanzi al mondo.
Dammi la tua bocca di carne
Orchidea di porpora e velluto
Fammi bere alla fonte di peccato inumidita
E sali insieme a me tutti i gradini del piacere
Tu
luce, tu vita,tu essenza di tutto
Tu che mi accetti e mi perdoni
Tu che sai fare del tempo
Il metronomo per questa vita che ti voglio offrire.
Lasciati amare piccola donna, grande come il mondo
Che al mondo ho rapito

mercoledì 2 aprile 2008


Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde

(Kahalil Gibran)